12 Ottobre, sciopero!

Piattaforma per una mobilitazione nazionale studentesca

12 Ottobre: Studenti in piazza – Ora parliamo noi!!!

Le troppe promesse non mantenute...

Il 17 Novembre dell'anno scorso più di 250.000 studenti medi e universitari scendevano in piazza per rivendicare interventi per il diritto allo studio, maggiori diritti per gli studenti, più investimenti per la scuola e l'università pubbliche, un coinvolgimento attivo degli studenti nelle politiche che il governo avrebbe adottato sulla conoscenza. A fronte delle nostre rivendicazioni, il ministro Fioroni firmava, proprio nella giornata di mobilitazione internazionale degli studenti, una carta di impegni che è tuttora disattesa.

Scenderemo in piazza per ricordare ai ministri Fioroni e Mussi che gli impegni presi devono trovare al più presto riscontri concreti!

Vogliamo tutta un'altra scuola

Le speranze di discontinuità, promesse dal governo di centro sinistra, non hanno trovato un riscontro chiaro e tangibile nell'agire del governo. La riforma Moratti non è stata superata del tutto, ritardandone l'attuazione e cancellando solo in parte le norme che abbiamo contestato a lungo. Chiediamo l'immediata cancellazione di ciò che rimane delle riforme Moratti, attraverso la valorizzazione dell'innalzamento dell'obbligo scolastico fino ai sedici anni e la costruzione sin da subito di un biennio unitario più forte di quanto previsto nelle indicazioni nazionali, per superare la canalizzazione precoce a 14 anni. Anche molti provvedimenti del centrosinistra non ci convincono. L'idea di istituire gli esami di riparazione senza l'obbligatorietà dei corsi di recupero è per noi irricevibile, come anche le nuove sanzioni introdotte nel nostro Statuto, che riteniamo lesive del principio inclusivo della scuola stessa.

Chiediamo la personalizzazione dei tempi e dei modi del recupero e della didattica, per una scuola di tutti e di ciascuno, e relazioni interne alla scuola basate sul principio della democrazia e dell’inclusione.

Vogliamo tutta un’altra università

Le mobilitazioni degli studenti universitari sono già iniziate il 18 settembre con la prima importantissima manifestazione nazionale contro il numero chiuso e continuano il 12 ottobre contro ogni barriera al libero Accesso ai Saperi e all'Università.

Abbiamo chiesto al Ministro dell'Università – e continuiamo a chiedere – l'abrogazione della 264/99, l'aumento dei finanziamenti per didattica, ricerca e diritto allo studio e un nuovo patto per l'Accesso e la Legalità negli atenei da proporre subito al Parlamento.

Ci mobilitiamo contro gli aumenti ormai insostenibili delle tasse universitarie nei nostri atenei: contro lo sforamento della soglia del 20% di molte università e contro la politica di disinvestimento che anche questo Governo sta portando avanti nei confronti di Università e Ricerca. Dal Ministero dell'Economia arriva la proposta di portare al 25% del FFO la soglia massima di contribuzione studentesca: non siamo disposti ad accettare nessun superamento del tetto del 20% sul FFO e daremo battaglia al Governo perché il diritto allo studio non venga calpestato da esigenze di risanamento economico degli atenei.

Ma altre barriere sono già in arrivo nei prossimi mesi con l'applicazione della nuova Riforma della Didattica Mussi - Moratti, che prevede la possibilità per gli Atenei di mettere fortissimi sbarramenti di tipo curriculare sia alle triennali sia alle specialistiche: ancora una volta in ogni facoltà e corso di laurea – così come a livello nazionale – ci batteremo per riaprire il dibattito sulla Riforma dell'Università e della Didattica e per impedire che vengano introdotti nei nuovi ordinamenti didattici gli elementi più selettivi che la Riforma prevede.

Vogliamo più diritto allo studio e un accesso libero al sapere

Il nostro paese continua ad essere fanalino di coda in Europa in merito agli investimenti sul diritto allo studio e politiche sociali per l'accesso al sapere. Oggi l'accesso all'istruzione sta tornando ad essere un privilegio insostenibile per gran parte degli studenti del nostro paese che ogni anno sono costretti ad abbandonare le aule e buttarsi in un mondo del lavoro precario e sfruttatore. Chiediamo quanto prima l'istituzione di una legge nazionale sul diritto allo studio, per superare i tanti sistemi regionali profondamente differenti fra loro che ledono l’uguaglianza delle opportunità. Vogliamo che nel nostro paese si apra un dibattito su un modello alternativo di welfare basato sul libero accesso al sapere di tutte e tutti e sull’autonomia dei soggetti in formazione.

In continuità con altri paesi europei pensiamo sia necessaria l’istituzione di un reddito per i soggetti in formazione, un sistema integrato che comprenda l’erogazione monetaria e i servizi, che garantisca a ognuno autonomia dalla condizione economica di origine e consenta di non rimanere schiacciati tra la precarietà del lavoro e i tempi di studio.

Vogliamo tutta un’altra finanziaria

Il nostro paese spende milioni di Euro per rafforzare il proprio esercito, per partecipare al progetto di scudo spaziale di Bush, mentre la dispersione scolastica continua a salire a fronte di una mancanza di investimenti. Chiediamo, quanto prima, un piano di investimenti straordinario per l'edilizia scolastica e universitaria. Chiediamo al Governo un investimento straordinario in Finanziaria per la copertura totale degli idonei alle borse di studio degli studenti medi e universitari in tutte le Regioni. A fronte dell'emergenza educativa che coinvolge la scuola e l'università pubblica, siamo profondamente contrari all'aumento dei fondi alle scuole e alle università private. I fondi per la didattica (l.n. 440/97), nonostante l'innalzamento dell'obbligo, non sono stati aumentati, anzi, sono stati confermati i tagli consistenti fatti dalla Moratti e da Tremonti. Dopo il risanamento ci vuole l'investimento, la prossima finanziaria sarà per il governo un banco di prova fondamentale, per questo pensiamo che parte dell'extra-gettito fiscale debba essere destinato alle scuole, alle università e alla ricerca.

Vogliamo più democrazia...Ora parliamo noi!

Le nostre scuole sono l'emblema del dirigismo, dove troppo spesso autonomia significa autoritarismo dei dirigenti scolastici. Noi crediamo che la scuola debba essere un luogo di espressione e costruzione democratica e plurale, dove gli studenti siano i veri protagonisti del percorso formativo e non spettatori passivi del proprio presente. Chiediamo una revisione totale e l'ampliamento dello statuto degli studenti e delle studentesse, l'istituzione di diritti per chi fa stages, una revisione del rapporto tra scuola e mondo del lavoro per essere considerati cittadini e non utenti. Per questo respingiamo qualsiasi introduzione dei privati nei nostri consigli di istituto e nelle giunte esecutive. La scuola pubblica deve essere un luogo capace di puntare sul protagonismo di chi la vive e non sugli interessi dell'impresa. Il sapere è un bene comune, per questo crediamo che la definizione di una vera democrazia interna alle scuole sia una priorità assoluta. Chiediamo che al più presto possibile si definisca un percorso per la riforma degli organi collegiali, una riforma che punti e valorizzi la soggettività studentesca a partire dalla pariteticità nel consiglio d'istituto.

Chiediamo la rapida approvazione dello Statuto dei Diritti delle Studentesse e degli Studenti Universitari, così da garantire finalmente tutele e garanzie certe dai soprusi e gli abusi dei baroni.

Da oggi non siamo disposti più a delegare scelte che riguardano il nostro presente e il nostro futuro, da oggi parliamo noi!

Costruiremo un percorso di forte impegno e mobilitazione nelle scuole, nelle università e nelle piazze. Chiediamo al governo di rispettare gli impegni presi...Per questo lanciamo un percorso di mobilitazione nazionale studentesca per il 12 Ottobre in vista anche del prossimo 17 Novembre, dove torneremo nelle piazze nella quarta giornata di mobilitazione internazionale degli studenti per l'accesso al sapere indetta al Social Forum di Nairobi.

Invitiamo tutti gli studenti del nostro paese a mobilitarsi per essere protagonisti del nostro presente e per determinare il nostro futuro!!!

Unione degli Studenti

Rete degli Studenti

Studenti di Sinistra

StudentSX

Unione degli Universitari

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ego dixit che il governo Prodi avrebbe portato SOLO danni allo Stato italiano...ultimo ma non meno importante questo!!!!
Abbiamo vissuto per 20 anni col 6 politico ragazzi miei....
Comunque lo sciopro non è che serva tanto...oramai la legge è stata approvata...qualcuno di voi sciopera???

Cieooo

P.S. Era meglio o no la legge Moratti?!?!?

Anonimo ha detto...

io invece sono contento se non altro per questa riforma...anche se la riforma perfetta non esiste quanto meno con questa si cerca di re-istituire un minimo di meritocrazia nella scuola (mi riferisco soprattutto agli esami di riparazione...FINALMENTE!) che mancava da tanto tempo! non la meritocrazia, quella aspetterà a venire, ma la voglia di meritocrazia! sennò non ha senso l'istruzione! è uno spreco di risorse mandare avanti chi nn dovrebbe! l'ingiustizia vera è questa! promuovere chi ha 3 debiti mai sanati! eppoi scusate, ma non è un torto promuovere chi deve essere steccato verso quelli che sudano la promozione?

bravo Fioroni stavolta...mi basta l'intenzione

ovviamente non sciopero

Davide Casati ha detto...

Secondo te, gli insegnanti, continuerebbero a dare esami agli studenti per essere obbligati a stare a scuola in agosto a tenere i corsi di recupero oppure eviterebbero di darli? I debiti va bene che se non li passi non puoi accedere alla maturità, ma nell'arco di tutto l'anno, non in una prova che vale tutta la tua vita scolastica. Non so se sei mai entrato in una scuola a vedere che degrado c'è perchè mancano i fondi, credi che tenerla aperta tutto agosto gioverebbe alle finanze?
Pensaci, ciao
Bonsa

Anonimo ha detto...

ci sono appena uscito dalla scuola...fidati che lo conosco lo stato delle nostre scuole! l'ora di ginnastica è 1 barzelletta visto lo stato delle palestre(la mia scuola neanche ce l'ha la palestra)per non parlare dei laboratori e del resto...
ma tranquillo che nn saranno 1 paio di extra ai professori ad impedire la ristrutturazione della scuola! il problema è un altro, i fondi sono pochi e non vengono sfruttati a dovere.
ma trascuriamo questo particolare, secondo te,per risponderti, è giusto che un ragazzo debba dedicare 1 intero anno a colmare le proprie lacune dell'anno passato (che dovrebbero essere premessa dell'anno in corso di svolgimento) e a cercare di andare bene per l'anno corrente col rischio di dover ricominciare daccapo a fine anno? non sarebbe meglio e più onesto che recuperasse durante l'estate? perderebbe sennò2 anni di formazione! e allora si sprecherebbero soldi!
non manifestavamo contro la moratti perchè volevamo più meritocrazia nelle scuole? e come si attua se non con questi interventi? non lamentiamoci poi che manchino i fondi! l'istruzione deve essere alla portata di tutti, ma non vuol dire che vada concesso il diploma a tutti cm si è fatto in questi anni! vedere che qualcuno viene diplomato senza sapere nulla di matematica mentre io ho risicato ogni voto per 5 anni l'ho vissuto come 1 torto...e se entrava all'università al posto mio (cosa possibile, visto come sono i test d'ingresso, basta leggere i giornali) mi comprometteva la carriera scolastica..
ci ho pensato, viva fioroni

Anonimo ha detto...

Mi appoggio a Marco Tullio!