Fioroni vai a casa


Da Unita.it


Da questo anno scolastico tornano gli esami di riparazione per gli studenti delle scuole secondarie superiori che hanno contratto i cosiddetti debiti formativi: entro il 31 agosto e comunque prima che inizi il nuovo anno scolastico i consigli di classe dovranno accertare che l'alunno abbia colmato le lacune, «chi ha saldato andrà avanti, chi ha bisogno di più tempo si fermerà».

[...]Secondo il decreto firmato da Fioroni, entro il 31 agosto di ogni anno, si dovranno concludere le iniziative di recupero e subito dopo, ma non oltre l'inizio delle lezioni dell'anno successivo, si effettueranno le verifiche finali sulla base delle quali si conclude lo scrutinio dell'alunno con un giudizio definitivo: promozione o bocciatura.

«I debiti ovunque si saldano, nella società come nella vita, ma attualmente questo nella scuola non accade», ha detto Fioroni: «In mancanza di una verifica seria sull'effettivo saldo dei debiti la scuola rischia di diventare come quelle banche coinvolte nella vicenda dei mutui subprime, con centinaia di migliaia di debitori costretti all'insolvenza e con le compagnie che le avevano concessi, ridotte in bancarotta».

Reazioni negative da parte dell'Unione degli studenti. «Ribadiamo la nostra assoluta contrarietà. Anzi, siamo esterrefatti di aver trovato questa notizia sul sito del ministero senza essere stati prima consultati. Quando si parla di colmare lacune nell'anno non è possibile affrontare una sola prova secca. Bisogna avviare un percorso di recupero, il ministro, invece, vuole solo irrigidire le misure, senza che ci siano le condizioni necessarie per il recupero. Tutto - continua Uds - è lasciato all'autonomia scolastica, servono fondi altrimenti ognuno deve arrangiarsi come può e se può fare lezioni private bene, altrimenti questo significa escludere chi ha possibilità economiche diverse».

Da unionedeglistudenti.it

È stata indetta per il 12 ottobre prossimo la prima grande mobilitazione studentesca di questo autunno.

Scenderemo in piazza per ricordare a questo Governo che gli impegni presi fino ad oggi con noi studenti non sono stati mantenuti, e che gli investimenti per la conoscenza sono ancora insufficienti.
In particolare, chiederemo nuovamente al Ministro una legge nazionale sul diritto allo studio, che dia uguali possibilità di accesso alla cultura a tutt*, che comprenda una carta studenti per l'accesso agevolato ai prodotti culturali di tutti i tipi, un sistema di comodato d'uso dei libri di testo, maggiori fondi per le borse di studio.

Chiediamo poi di contare di più all'interno delle nostre scuole, attraverso una riforma degli organi collegiali che incentivi la partecipazione studentesca e dia maggior cittadinanza alle nostre idee, rendendoci protagonisti dei processi democratici.

Rivendichiamo maggiori investimenti nella prossima Legge Finanziaria per la conoscenza ed i saperi. Crediamo infatti che sia necessaria una maggiore presa di coscienza da parte di questo Governo affinchè alla conoscenza venga affidato quel ruolo di motore dello sviluppo che le spetta e affinchè ci siano abbastanza risorse per l'edilizia scolastica e perchè a tutt* vengano garantite le stesse possibilità di accedere ai saperi ed alla cultura.

QUEST'AUTUNNO PARLIAMO NOI!
TUTTI IN PIAZZA IL 12 OTTOBRE

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