Ora di religione, ma io che non la faccio pago lo stesso? Come no!

Alcune D&R che ho trovato sul sito www.uaar.it (le parti in grassetto sono state sottolineate da me medesimo e non dal sito citato):

IN QUALE ORARIO VIENE COLLOCATA?

L’intesa concordataria del 1985, modificata poi nel 1990, prevede due ore settimanali alle materne e alle elementari, una alle medie ed alle superiori.

La collocazione oraria, dopo diverse minacce della Conferenza Episcopale Italiana, è stata posta all’interno delle lezioni. Non per niente la Chiesa pretende questa collocazione: diversi dati dimostrano come la disposizione ai margini dell’orario favorisca la fuga degli studenti.

Astutamente, le gerarchie ecclesiastiche hanno in passato concesso di buon grado la collocazione dell’IRC all’inizio delle lezioni solo quand’esso era obbligatorio, così da contrassegnare l’intera giornata scolastica nel segno della fede.

DA QUANTI STUDENTI È FREQUENTATA?

Non esiste un’informazione ministeriale sulla partecipazione, che diminuisce progressivamente man mano che l’età degli studenti si innalza: con la possibilità di scegliere affidata agli studenti, infatti, il dato raggiunge i suoi minimi.

I dati del ministero parlano di una media nazionale del 93%, che per le superiori scende all’87%: le regioni centro-settentrionali sono sicuramente le più laiche (primeggia la Toscana), mentre nel sud le percentuali di partecipazione sono bulgare.

Nelle metropoli come Milano, invece, il dato delle scuole superiori crolla al 49% (addirittura una minoranza) e 183 classi sono completamente prive di IRC, in quanto nessuno studente se ne è avvalso (dati 2004).

Il fatto stesso che, ovunque, la partecipazione crolli alle superiori (quando lo studente decide da solo se frequentare o meno) dimostra quanto conti, nell’effettuare la scelta, il condizionamento familiare.

COME VENGONO SCELTI GLI INSEGNANTI DI RELIGIONE?

Vengono scelti dalla curia, a suo insindacabile giudizio. Quindi lo Stato paga lo stipendio a persone su cui non ha il minimo controllo, e che utilizzano lo spazio concesso per un insegnamento di parte, spesso in contrasto con i principi di laicità dello Stato stesso. [...]

QUANTO COSTANO ALLO STATO?

Nel 2001, i circa 25.000 insegnanti di religione sono costati alle casse dello Stato oltre 620 milioni di Euro (1.200 miliardi delle vecchie lire). [...]

GLI INSEGNANTI DI RELIGIONE IN RUOLO

Con la legge 186 del 18 luglio 2003 gli insegnanti di religione sono entrati in ruolo. Siamo arrivati all’assurdo di avere insegnanti nominati dalla curia che, qualora non avessero più il gradimento delle gerarchie cattoliche, verrebbero assunti direttamente dallo Stato.

Naturalmente potete ribattere nei commenti ;)

Ti è piaciuto il mio post? Allora perchè non mi paghi una fetta di pizza?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Beh ma non ci vedo niente di male....viva la Curia!!!!!
E secondo me, anche se non c'entra molto, alcune scuole private cattoliche (mi riferisco soprattutto al Collegio Volta, non a Celana) sono moooolto meglio!!!

Davide Casati ha detto...

Sicuramente sono meglio, almeno scelgono gli insegnanti... mica li tengono qll che abbiamo noi (cfr. Fascista-che-ci-fa-alzare-e-miss-occhiali-da-sole-in-inverno)